Infine premiamo l'impegno di quanti si sono scervellati con lo tsume del 18 settembre.
Il problema fu composto da Ito Kanju nel 1700 ed è più antico documentato esempio di rarissimo tsume al Re solo che si conosca.
Sente inizia la sequenza di tsume con 1. R*1c e gote risponde interponendo il più forte dei pezzi difensivi che ha a disposizione, la hisha, che difende su tutta la seconda traversa 1... R*1b.
L'attacco continua con 2. S*2b Kx2b 3. G*2c K3a 4. G*3b (diagramma 1)
4 ... Rx3b 5. Gx3b Kx3b (diagramma 2):
Ora 6. R*3d K4b 7. R4d K5b 8. R5d K6b 9. R6d K7b 10. R7d K6b (sente ha pazienza...) 11. R7d-7c+ (diagramma 3):
11 ... K5a 12. R5c+ K4a 13. +R7a K3b 14. +R7a-6b K2a 15. +R2c K3a +R3b tsume.
La sequenza è lunga 31 mosse e può dare luogo a due (!) diagrammi di tsume finali diversi. Uno o l'altro ryūō concludono il problema. Quando si dice il genio.
Il problema fu composto da Ito Kanju nel 1700 ed è più antico documentato esempio di rarissimo tsume al Re solo che si conosca.
Sente inizia la sequenza di tsume con 1. R*1c e gote risponde interponendo il più forte dei pezzi difensivi che ha a disposizione, la hisha, che difende su tutta la seconda traversa 1... R*1b.
L'attacco continua con 2. S*2b Kx2b 3. G*2c K3a 4. G*3b (diagramma 1)
![]() |
| Diagramma 1 |
![]() |
| Diagramma 2 |
![]() |
| Diagramma 3 |
La sequenza è lunga 31 mosse e può dare luogo a due (!) diagrammi di tsume finali diversi. Uno o l'altro ryūō concludono il problema. Quando si dice il genio.
|
|





Nessun commento:
Posta un commento